Premio Balzan 2020: attenzione a diritti e ambiente
Sono stati consegnati con un anno di ritardo, a causa della pandemia, i Premi Balzan 2020 il cui scopo fondamentale è l’integrazione, in una prospettiva interdisciplinare, degli studi e delle ricerche più promettenti nell’ambito dei temi di maggiore attualità.
I quattro premiati
Susan Trumbore (Germania/USA) direttore del Max Planck Institute, è stata premiata “per il suo eccezionale contributo allo studio del ciclo del carbonio e dei suoi effetti sul clima, avvalendosi, in modo pionieristico, delle misurazioni di radiocarbonio nella ricerca sul sistema Terra”.
Jean-Marie Tarascon (Francia), per ‘le sfide ambientali: scienza dei materiali per le energie rinnovabili’, Joan Martinez Alier (Spagna), per ‘sfide ambientali: risposte dalle scienze sociali e umane’, e Antônio Augusto Cançado Trindade (Brasile), per ‘i diritti umani’.
“I quattro illustri premiati si distinguono non solo per la profondità delle loro ricerche e intuizioni, ma anche per lo sguardo rivolto al futuro che si rispecchia nell’indagine sui maggiori problemi che sta affrontando oggi l’umanità”, ha dichiarato il presidente del Comitato Generale Premi Balzan, Luciano Maiani, durante la cerimonia di premiazione che si è svolta presso l’Accademia dei Lincei a Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il premio e i progetti
Il Comitato del premio è un organo composto attualmente da venti membri provenienti da tutta Europa, esponenti del mondo scientifico e culturale. Sceglie annualmente le materie premiande e seleziona i vincitori tra le candidature che vengono richieste alle più importanti istituzioni culturali internazionali.
In venti anni (2001 – 2020) il premio è stato assegnato a 79 progetti di ricerca di tutte le discipline scientifiche e umanistiche, condotti da giovani di 20 paesi del mondo, coinvolgendo nel lavoro (direttamente o indirettamente) circa 500 ricercatori, che sono stati finanziati dal Premio Balzan.