Le megattere in Australia non sono più una specie a rischio: ma non bisogna abbassare la guardia
Grazie a un programma di conservazione della popolazione delle megattere, attuato fin dal 1979, con la messa al bando del commercio della carne, questa specie ha visto una ripresa impressionante del numero degli esemplari.
Per questo l’Australia ha recentemente annunciato la rimozione delle megattere, fra le specie a rischio estinzione. Una notizia molto confortante, avallata dalla stima sugli esemplari che attualmente popolano le acque australiane, circa 40.000, contro il minimo storico dei 1.500 esemplari registrato negli anni in cui la caccia era autorizzata.
La mattanza delle megattere negli anni
Dall’inizio del commercio di carne di balena, negli anni ’30, circa 50.000 esemplari venivano uccisi ogni anno, incluse le Megattere. Solo in Australia e Nuova Zelanda, sono state eliminate 30.000 Megattere, portando la specie sull’orlo dell’estinzione. E’ stato necessario attendere fino al 1963 prima che le autorità locali ponessero fine alla mattanza indiscriminata della specie.
L’ultima azienda per la trasformazione della carne di balena in Australia, la Cheynes Beach Whaling Company, ha chiuso i battenti nel 1978 e dall’anno successivo il paese ha adottato una politica “anti caccia alla balena”.
Anche il commercio globale della carne di balena ha subito un brusco arresto negli anni successivi, grazie alla moratoria internazionale dell’International Whaling Commission (IWC) del 1986, ad eccezione della Norvegia, del Giappone e dell’Islanda. Quest’ultima ha recentemente annunciato che il commercio di carne di balena terminerà definitivamente nel 2024.
Dalla fine delle operazioni di caccia, le megattere australiane sono state in grado di riprendersi dalle perdite devastanti subite negli anni, tanto da essere eliminate, come ha recentemente dichiarato, Sussan Ley, il Ministro dell’Ambiente australiano, dalla lista delle specie a rischio estinzione.
“Questo non significa che non ci saranno più misure di salvaguardia delle Megattere, che restano una delle specie migratorie da proteggere, ma questo è il riconoscimento di un successo determinato dalle misure attuate per la loro sopravvivenza ed è un messaggio di speranza per tutte le iniziative future” ha dichiarato recentemente Ley.
Non abbassare la guardia
La notizia sulle Megattere arriva contemporaneamente alla dichiarazione delle autorità Australiane di un’altra emergenza che riguarda una delle più iconiche specie del paese, il koala, la cui popolazione è stata martoriata dagli incendi del 2019-2020 con la progressiva erosione dei loro habitat naturali.
Secondo gli ambientalisti, l’eliminazione della Megattera dalla lista delle specie a rischio estinzione è un passo troppo affrettato, anche perché su di loro incombono nuove minacce: il cambiamento climatico, l’innalzamento degli oceani, la difficoltà di reperire il nutrimento necessario a causa della diminuzione degli habitat naturali, come indicato da uno studio del 2020. E ancora, l’inquinamento da plastica, che triplicherà nel 2040, con il rischio di ingestione accidentale e l’intrappolamento, l’aumento del traffico marittimo e l’inquinamento acustico impattano negativamente sulle loro possibilità di sopravvivenza.