La scommessa per un’alimentazione sostenibile
Saper scegliere bene per aiutare l’ambiente
Si parla ormai quotidianamente di cibo sostenibile e l’associazione che si fa è sempre con prodotti vegetali. In realtà, ci sono molte sfaccettature oltre a un grande potenziale per il segmento. Andiamo a vedere come alimentarsi in modo corretto aiutando l’ambiente.
Cibo vegetale e organico
Questo settore è quello più conosciuto e le aziende che lo vendono sostituiscono alimenti come la carne e i latticini con cibo a base vegetale. Le vendite al dettaglio di questi prodotti sono cresciute molto e questo trend è destinato a rimanere, poiché sono noti a tutti gli impatti negativi della produzione di carne sull’ambiente.
Anche i cibi organici hanno visto un aumento di popolarità, in linea con la maggior attenzione delle persone verso le conseguenze dell’agricoltura intensiva. Secondo la Plant-Based Foods Association, il fattore principale che guida gli acquisti di cibo è il sapore. Ciò spinge a loro volta le aziende di questo settore a intercettare la domanda per ingredienti naturali e organici nella produzione di aromi e fragranze.
La sicurezza alimentare, la pulizia e l’igienizzazione dei prodotti antimicrobici utilizzati nella lavorazione di alimenti e bevande è quindi molto importante. Come importante è l’attività di aziende impegnate nella fornitura di strumenti, software e servizi relativi al controllo della qualità degli alimenti, del suolo e dell’acqua.
Obiettivi di sviluppo sostenibile e agricoltura
L’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile dell’ONU che riguarda il porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile, vede le tecnologie agricole oggi concentrare i loro sforzi per migliorare la quantità e la qualità dei raccolti.
L’agricoltura di precisione cerca di migliorare l’efficienza nell’uso delle risorse (come i prodotti per la protezione delle colture, i fertilizzanti, l’acqua e il carburante), di ridurre l’impatto negativo dei fattori di rischio esterni ed ambientali (ad esempio, singoli eventi atmosferici e cambiamenti climatici) e di diminuire l’impronta ambientale dell’espansione agricola incontrollata.
Per quanto riguarda la pesca commerciale la stessa è da tempo sotto accusa per l’esaurimento delle risorse ittiche naturali e il danno alla biodiversità dei nostri oceani, come abbiamo detto in altri articoli. Allo stesso tempo, l’itticoltura marina rilascia sostanze inquinanti attraverso i suoi prodotti di scarto. L’allevamento a terra è un’alternativa che consente un ambiente maggiormente controllato, permettendo di eliminare alghe tossiche, batteri e altri fattori esterni.
Catena di fornitura e packaging
Secondo la FAO, oltre un terzo di tutto il cibo prodotto a livello mondiale viene sprecato. Per affrontare questo problema, è fondamentale migliorare le tecnologie di lavorazione e logistica.
Il segmento riguardante la catena di approvvigionamento comprende le aziende coinvolte nello sviluppo di tecnologie di trasformazione alimentare, che vengono utilizzate dai produttori di alimenti e bevande e dai commercianti di generi alimentari.
Infine, un segmento estremamente importante riguarda la produzione di imballaggi per alimenti riutilizzabili, riciclabili o compostabili, come abbiamo specificato in un articolo dedicato. Comprende le aziende che si occupano di packaging a base di fibre derivate dalla silvicoltura sostenibile, quelle che producono materiali da imballaggio in alluminio e vetro (entrambi riciclabili all’infinito), e quelle che producono materiali da imballaggio in materiale organico riciclato e compostabile.
Insomma, un nuovo approccio nella scelta del cibo che mettiamo a tavola, in linea con la salvaguardia dell’ambiente, ma anche in linea con la nostra salute e il nostro benessere.