Gli effetti del rumore sugli oceani

Gli effetti del rumore sugli oceani

I rumori intorno agli oceani in epoca moderna, sono molto diversi da quelli che si potevano sentire nell’era preindustriale. Ogni giorno, oramai da secoli, le attività umane hanno reso gli oceani della Terra un luogo sempre più rumoroso.

La cacofonia delle flotte di pesca, lo shipping transoceanico e lo sviluppo di attività subacquee è diventato sempre più assordante. Tutto ciò si aggiunge al cambiamento climatico, alla sovrapesca e al flusso costante di inquinanti chimici e rifiuti che viaggiano sotto le onde del mare

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Lo studio

In un articolo pubblicato lo scorso 5 febbraio su Science, un team di ricercatori mostra come i suoni in rapido cambiamento abbiano effetti sulla fauna marina in tutto il mondo. Con l’analisi di oltre 40 anni di ricerche, gli autori hanno scoperto che il rumore antropogenico sta avendo un impatto negativo sulla fauna. Ciò ha avuto effetti sul loro comportamento, sulla loro fisiologia e, in alcuni casi, sulla loro capacità generale di sopravvivenza. Gli studiosi ritengono che i cambiamenti dei suoni marini siano diventati come “un elefante nella stanza” dimenticato nelle analisi dei cambiamenti globali dello stato degli oceani. Se si riuscisse a mitigare questo cambiamento, gli oceani diventerebbero più sostenibili e sani. 

Antrofonia – il killer non-silenzioso  

A causa della velocità con cui viaggia, il rumore è diventato incredibilmente importante nell’ambiente marino. Molte specie marine hanno sviluppato diverse modalità di utilizzo del suono per funzioni ecologiche e biologiche cruciali. Infatti, lo utilizzano per comunicare, navigare, foraggiare e difendere. Inoltre, molte specie marine usano il suono per riconoscere informazioni importanti sui loro ambienti, anche in riferimento al cambio delle stagioni. 

Per milioni di anni, il coro naturale degli oceani era svolto in larga parte senza interruzione da un insieme vasto di suoni geologici (geofonia) e biologici (biofonia). Tuttavia, da oltre un secolo i rumori degli esseri umani nei mari ha creato una terza sezione dissonante – l’antrofonia. Si tratta dei suoni fatti dagli umani nonché da ciò che gli umani hanno creato, rendendo gli oceani più rumorosi che mai. 

Secondo gli studiosi, il rumore antropogenico è molto diverso nella sua frequenza, nell’intensità e negli schemi temporali, occupando di fatto l’intero spazio sonico che gli animali hanno da condividere. Questo rumore ha una serie di effetti dannosi sia sulle specie che sull’ambiente marino, modificando abitudini come il nutrimento e la riproduzione, soltanto per nominarne alcuni. Infine, le specie marine sono costrette ad alzare il tono della loro comunicazione per esser sentite creando una distorsione complessiva dei suoni. 

Man listening to seashell

Spegnere il suono

Il suono può essere mitigato e adattato per evitare danni permanenti. Secondo gli studiosi, occorre procedere allo spegnimento delle fonti dei rumori. Ma si potrebbe anche abbassare il volume di alcune attività. Ad esempio, durante le misure di lockdown per il contenimento del COVID-19, il rumore creato dalla navigazione è sceso del 20%, migliorando le condizioni di vita marina.  

Secondo gli autori, quindi, occorre mettere dei limiti di rumore per le navi, e più in generale cercare di mitigare il più possibile i rumori nei nostri oceani, sensibilizzando anche le popolazioni. 

Come per altre fonti di inquinamento umano, occorre considerare che ogni azioni umana ha effetti su tutta la vita della Terra e del Mare


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