Finanza e assicurazioni in campo per la salute degli oceani: al via il progetto #BACKBLUE
Un progetto ambizioso e unico che chiama in campo, il mondo finanziario e assicurativo per promuovere e sostenere iniziative per la salvaguardia degli oceani. Si chiama #BackBlue Ocean Finance Commitment, ed è stato lanciato dalla Ocean Risk and Resilience Action Alliance (ORRAA), alcuni giorni dopo l’inizio della COP26, l’evento mondiale sul tema del clima che si è svolto a Glasgow.
Il progetto, promosso anche dalle Nazioni Unite, è stato ideato per coinvolgere attivamente il mondo della finanza e dell’assicurazione nelle tematiche dell’oceano, specialmente per quanto riguarda la lotta al cambiamento climatico.
L’oceano è la più importante e grande risorsa del pianeta in grado di assorbire oltre il 90 per cento dell’anidride carbonica proveniente dall’attività umana sulla terra, riducendone l’impatto negativo sugli ecosistemi. In particolare, sulle zone marine e costiere che risentono maggiormente del cambiamento climatico e che fungono da riserva di biodiversità, cibo e lavoro per miliardi di persone che vi risiedono.
I primi firmatari e gli obiettivi
Alcune importanti istituzioni finanziarie, come AXA, Willis Towers Watson e Palladium, sono le prime ad aver aderito al progetto #BackBlue Ocean Finance Commitment, che le vedrà impegnate su questi obiettivi:
- Adesione al UN Race to Zero attraverso iniziative e investimenti finanziari di supporto alla ricerca scientifica per raggiungere “zero emissioni” entro 2050.
- Adozione di misure di politica finanziaria che includano progetti di ESG nelle aziende, con le linee guida della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) e l’adozione di criteri trasparenti per la misurazione degli investimenti definiti sostenibili.
- Investimenti su progetti “nature-positive” a favore della salvaguardia degli oceani, basati su UNEP FI Sustainable Blue Economy Finance Principles, in particolare sulle zone marine costiere con l’obiettivo di ripristinare gli ecosistemi danneggiati e migliorare la qualità della vita a livello locale.
- Accelerare la transizione verso sistemi economici più sostenibili, attraverso la promozione di investimenti e “best practices” per la mitigazione del clima; supportare il lavoro di raccolta iniziale di 500 milioni di dollari per progetti finanziari e assicurativi a favore dei territori costieri entro il 2030.
- Adesione all’ Ocean Risk and Resilience Action Alliance (ORRAA), per promuovere progetti innovativi, studiare nuovi prodotti finanziari a favore dell’oceano e dei territori costieri, in grado di rigenerare la biodiversità.
Il progetto ORRAA
“E’ molto incoraggiante avere l’adesione delle prime istituzioni finanziarie ed assicurative al #BackBlue Ocean Finance Commitment” – ha dichiarato recentemente Karen Sack, direttore esecutivo e co-presidente di ORRAA – “per questo chiameremo ad aderire anche altre realtà del settore, perché l’emergenza climatica riguarda tutti e un pianeta in “codice rosso” richiede una partecipazione molto ampia di tutto il settore pubblico e privato” .
L’iniziativa #Backblue è supportata anche da UN Race to Resilience, il World Economic Forum, Friends of Ocean Action, IUCN e UNEPFI.
ORRAA lavora per avvicinare il settore della finanza e dell’assicurazione, i governi e le organizzazioni ambientaliste in tutto il mondo. Il suo obiettivo principale è promuovere la realizzazione di progetti globali e pionieristici per la salvaguardia della natura e degli oceani, fondamentali per la sfida al riscaldamento globale, e per proteggere la biodiversità.
Nel maggio 2021 il Regno Unito è diventata la seconda nazione del G7, dopo il Canada a diventare membro effettivo dell’Alliance, come Deutsche Bank, Swiss Re e WWF. Tutte le nazioni del G7 sono osservatori di ORRAA, come anche India, Messico, Norvegia e Fiji.