E’ nato Sea-ty: un progetto per la tutela delle Secche di Santo Stefano

E’ nato Sea-ty: un progetto per la tutela delle Secche di Santo Stefano

Salvaguardia, valorizzazione e diffusione della conoscenza di un’area di grande pregio naturalistico del Ponente ligure, per coinvolgere turisti, cittadini, amministrazione e scuole. E’ questo l’obiettivo del progetto Sea-ty che riguarda l’area marina delle Secche di Santo Stefano al Mare e la sua densa prateria di Posidonia oceanica.

Sea-ty è un progetto di European Research Institute realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, nell’ambito della Missione Proteggere l’ambiente dell’Obiettivo Pianeta, in collaborazione con l’associazione Reef Check Italia e l’associazione Informare. 

Nonostante il ruolo ecologico delle Secche di Santo Stefano e delle praterie di posidonia, l’area è ancora poco conosciuta non solo dai cittadini e dai turisti, ma anche dagli amministratori. Per questo spesso è soggetta a forti pressioni dovute alla pesca e l’ancoraggio. 

Sea-ty nasce quindi per ricostruire il legame tra il mare e la città e valorizzare un’area marina unica e completamente sommersa. Ma anche per avvicinare i fruitori diretti e indiretti all’area marina delle Secche di Santo Stefano al Mare, attraverso attività di comunicazione sul territorio e si propone di sviluppare maggiore conoscenza sull’interdipendenza tra il mare, la vita umana e l’equilibrio del pianeta. 

Le aree di intervento

Il progetto si basa sue tre principali aree di intervento: la raccolta di dati scientifici su specie chiave, specie protette e di estremo valore naturalistico, utili allo studio dell’area di mare interessata e alla mappatura, sulla base del protocollo di monitoraggio di Reef Check; la sensibilizzazione, con attività di comunicazione e divulgazione che coinvolgeranno cittadini, turisti e scuole in presenza e online in collaborazione con il Comune di Santo Stefano al Mare; il recupero delle reti perse o abbandonate presenti sui fondali delle secche, in adesione al programma di monitoraggio “Reti nella rete”.

«Sea-ty è coerente con le priorità strategiche della Fondazione Compagnia di San Paolo in ambito ambientale – spiega Sara Leporati, Responsabile della Missione Proteggere l’ambiente. “Questo progetto vuole infatti valorizzare e difendere due zone ricche di biodiversità, ma molto impattate dalle attività umane».

«Il pianeta è ricoperto per tre quarti dal mare – sottolinea Franco Borgogno, di European Research Institute –  la sua conoscenza è fondamentale per far sì che sempre più persone guardino alla sua tutela. Aumentare la conoscenza sulle tematiche ambientali ed ecologiche legate al mare è uno degli obiettivi fondamentali di Sea-ty: studenti, cittadini locali e turisti, ma anche amministratori saranno coinvolti nelle attività del progetto per approfondire il legame indissolubile che unisce mare e uomo».

Il progetto Sea-ty durerà un anno e si concluderà a marzo 2022.


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