Al via il progetto Ispra “Carta della Natura”: 15 le regioni mappate per conoscere e pianificare interventi sul territorio
15 regioni italiane, pari al 71% del territorio nazionale sono state classificare e mappate, selezionando 37 tipi di paesaggio e 290 tipi di habitat terrestri. Nelle regioni mappate, il processo valutativo di “Carta della Natura” ha evidenziato una percentuale significativa (30%) di territorio ad elevato pregio naturale e un 3,3% a rischio di degrado. Sono questi alcuni dei dati emersi durante la presentazione Ispra del progetto “Carta della Natura”, nato con l’obiettivo di realizzare prodotti cartografici che mostrano la distribuzione di ecosistemi e habitat terrestri italiani, mettendo in evidenza le aree di pregio naturale e quelle a rischio di degrado.
Si tratta di uno strumento tecnico essenziale per la conoscenza e la gestione del territorio, per guidare le azioni di salvaguardia ambientale e per permettere una corretta pianificazione territoriale degli interventi previsti dal PNRR.
Dati disponibili
I dati di Carta della Natura sono accessibili gratuitamente a tutti i cittadini, le amministrazioni e anche i soggetti privati per attività di studio e ricerca, Valutazioni di Impatto Ambientale, pianificazione e reporting ambientale. La mappatura ambientale nelle 15 regioni ha evidenziato una prevalenza degli ambienti antropici: urbani, industriali e agricoli; una porzione rilevante di ambienti boschivi e forestali su una superficie del 26% e solo lo 0,2% interessato da ambienti naturali umidi e torbiere. Una superficie esigua che dà ragione della loro rarità e frammentarietà e dunque del loro estremo interesse dal punto di vista naturalistico.
Gli aggiornamenti dei prodotti cartografici del progetto consentono di registrare le trasformazioni ambientali che avvengono nel tempo. In Molise e Friuli Venezia Giulia le nuove carte degli habitat prodotte hanno permesso di osservare le variazioni intercorse nell’ultimo decennio; in Molise è stato registrato un processo di abbandono di pratiche agricole e pastorali nei territori montani con un aumento significativo delle superfici arbustive, di 3.500 ettari, a discapito di superfici prative. In Friuli Venezia Giulia si è constatato l’effetto dei cambiamenti climatici, nella drastica diminuzione, prossima al 50%, di vaste porzioni di ghiacciai e nevai.
Il coinvolgimento di Regioni, Province Autonome e Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente già avviato, permetterà il completamento della copertura cartografica nazionale, per offrire un servizio di grande utilità per il paese in termini di pianificazione e prevenzione.