Come il mare, anche l’essere umano è, per circa il 70% del suo peso corporeo, costituito da acqua. Senza acqua non possiamo sopravvivere, né noi, né il nostro Pianeta.
Oltre ad essere probabilmente comparsi sul nostro Pianeta molto prima della terraferma, i mari sono importanti perché generano la maggior parte dell’ossigeno che respiriamo, sono il nostro polmone blu, ci nutrono, regolano il clima, aiutano a depurare l’acqua che beviamo, offrono sostanze utili e principi attivi anche in medicina.
Eppure ancora oggi, conosciamo solo il 5% dei nostri fondali marini.
Nel contempo, stiamo pericolosamente alterando la sua composizione chimico fisica, con il riversamento di miliardi di tonnellate di plastica, con emissioni di gas serra ben oltre la sua capacità di depurazione.
Il motivo? Ci siamo allontanati dal nostro habitat naturale, e anche dagli oceani.
Tendiamo ad occuparci solo di quello che vediamo quotidianamente, non abbiamo ancora compreso che siamo forse giunti sull’orlo del baratro.
Invece, noi con questa iniziativa editoriale vogliamo esprimere il nostro amore per il Pianeta e per il Mare, il nostro grande Fratello Blu. Con la testata SEA Change, vogliamo dare il nostro contributo e impegnarci in prima persona investendo nella comunicazione, nella divulgazione scientifica, nell’informazione corretta e da fonti autorevoli per creare il cambiamento necessario verso uno sviluppo sostenibile che non può più prescindere dal rispetto del mare e dalla salvaguardia della sua biodiversità.
Siamo ancora in tempo per cambiare rotta, per cambiare i modelli economici distruttivi e le abitudini inutilmente consumistiche che hanno un impatto negativo sui nostri mari, e quindi sulla nostra possibilità di sopravvivenza sul nostro Pianeta Mare.