La vita della Terra e l’estinzione delle specie
L’importanza della sopravvivenza degli animali per il Pianeta.
Con questo articolo, proseguiamo nel nostro viaggio tra suolo ed estinzione delle specie. Stiamo vivendo nell’anno della biodiversità.
Viviamo altresì in un periodo in cui stiamo assistendo ad alti tassi di estinzione di diverse specie. Il 40% degli insetti è a rischio estinzione, insieme al 25% degli uccelli e il 15% dei mammiferi. Anche se la scomparsa dei grandi animali si nota molto di più, l’estinzione delle piccole specie rappresenta un rischio molto alto per il Pianeta.
Ogni volta che una specie scompare si perde, infatti, un elemento della biodiversità. La specie scomparsa non è sostituibile con un’altra.
Insetti e collemboli
Pensando agli insetti ci vengono in mente le mosche, le zanzare, le formiche ma anche gli scarafaggi. Tuttavia, esistono anche i collemboli; spesso non si vedono e sono lunghi non più di mezzo centimetro, passano la loro esistenza nella terra e hanno una funzione fondamentale per la formulazione dell’humus e per l’equilibrio degli ecosistemi. In mancanza del loro contributo ai nostri terreni mancherebbero le sostanze nutritive e servirebbero molti fertilizzanti.
Secondo un’analisi condotta da un gruppo di ricercatori dell’Università di Sydney, il 41% degli insetti è minacciato da estinzione. E in questo contesto, proprio tutti questi piccoli esseri, diciamo “poco fotogenici” , come le api e gli altri insetti impollinatori rappresentano la minaccia di perdita irreparabile per gli ecosistemi e per la stessa vita umana, qualora dovessero scomparire.
Gli effetti dell’estinzione sulla Natura
A causa della pressione degli esseri umani sul Pianeta, il tasso di estinzione delle specie viventi procede ad una velocità superiore al passato di circa cento volte. Di fatto, sta succedendo quello che avvenne nelle grandi estinzioni di epoche geologiche lontane.
Ad ogni specie che si estingue, corrisponde una perdita di componente di biodiversità, e la specie estinta non è mai perfettamente sostituibile con un’altra. In questo contesto, ad ogni specie o organismo che viene a mancare, si alterano gli equilibri dell’intero ecosistema. I rapporti nella Natura sono molto complessi ed è proprio questa complessità che rende ogni alterazione un serio problema per l’intero sistema.
Gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU
In questo contesto s’inseriscono gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU (di cui abbiamo parlato in precedenti articoli). In particolare, l’obiettivo 14 – Vita sott’Acqua e l’obiettivo 15 – Vita sulla Terra; due obiettivi da salvaguardare e per i quali, come abbiamo detto, occorre mantenere gli equilibri.
Certamente, è necessario mantenere al minimo lo sfruttamento della terra e degli organismi presenti. Per fare questo, servirebbe una campagna di comunicazione mirata e accessibile a tutta la popolazione della Terra. Diciamo che la politica dovrebbe occuparsi anche di questo. Il periodo particolare in cui ci troviamo al momento a livello mondiale potrebbe essere quello giusto per avviare campagne informative chiare, funzionali e nella direzione giusta.
Nella storia della Terra ci sono state cinque grandi estinzioni di massa, più almeno altre sette minori. Non è ancora arrivata la sesta grande estinzione, anche se il comportamento degli esseri umani sta accelerando le estinzioni in modo mai accaduto in passato. Se non verranno ridotti questi tassi si potrebbe andare verso questa drastica riduzione della biodiversità all’interno della biosfera. Iniziamo il percorso per evitare questo avvenimento, magari proprio dai nostri piccoli amici che nutrono la terra.