Il futuro del traffico passeggeri turistico in Italia

Il futuro del traffico passeggeri turistico in Italia

Diversificare le destinazioni a favore della sostenibilità.

Il turismo, in questo periodo, è stato messo a dura prova con le numerose restrizioni messe in atto per cercare di contenere la diffusione del COVID-19. Precedentemente sotto accusa per l’impatto che ha sui territori, oggi ha rivelato il suo impatto positivo sull’economia e l’occupazione che appaiono vitali per un paese come il nostro. Cerchiamo quindi di analizzare come potremmo in futuro “regolare” il flusso turistico per renderlo più sostenibile.

Il turismo che arriva in nave

Se ci focalizziamo sul traffico passeggeri in Italia e come le linee di navigazione possono alleggerire l’impatto sui territori, dovremmo cercare di lavorare tutti insieme per ridisegnare gli itinerari delle escursioni cercando di includervi destinazioni poco conosciute. Destinazioni d’interesse culturale, ambientale e storico, come ad esempio, i piccoli borghi con certificazione di qualità. Tra questi poniamo l’accento sui borghi con bandiera arancione, oppure i borghi più belli d’Italia.

In particolare tale analisi andrebbe fatta in quelle aree ad alta densità turistica, per cercare di diversificare le destinazioni delle escursioni a terra cercando di ridurre la pressione su quei territori già molto frequentati dal turismo.

Uno sguardo ai dati

Il dato relativo ai passeggeri presenti su navi da crociera nel 2018 registra 14 milioni di presenze e oltre 4600 scali, confermando una leadership nel Mediterraneo tutta italiana. Tra le destinazioni più frequentate, Venezia, Civitavecchia, Napoli, Genova. Savona e Livorno.  Nel 2018, inoltre, 58 porti italiani hanno avuto traffico crocieristico con tutte le regioni marittime italiane coinvolte, con le sole eccezioni della Basilicata e del Molise. I dati sono particolarmente interessanti poiché mostrano quanto sia forte la pressione su alcune aree in particolare. In questo senso, occorre sottolineare che oltre il 50% dei passeggeri movimentati riguardano 4 porti soltanto: Civitavecchia, Napoli, Venezia e Genova.

Nave da crociera al Porto di Genova

Come diversificare la destinazione

Il traffico passeggeri fornisce un’offerta diversificata soprattutto in base alla rotta prescelta, ma anche in base alle escursioni previste. Queste escursioni a terra, secondo diversi studi, sono state categorizzate come segue:

  • Panoramica: una visita generale alla città senza un particolare focus e senza sottolinearne l’aspetto culturale;
  • Culinaria: implica una visita che prevede la degustazione di prodotti tipici italiani e, a volte, l’esercitazione pratica della preparazione di piatti tipici;
  • Attiva: che comprende attività sportive e/o culturali dove i passeggeri possono venire a contatto con l’ambiente e la natura;
  • Culturale: che riguarda visite tradizionali culturali monumenti. Siti archeologici, musei, chiese e così via;
  • Culturale/panoramica: che comprende visite con pullman con una panoramica generale delle attrazioni principali;
  • Panoramica/attiva: Comprendono visite alle attrazioni principali ma con l’utilizzo di mezzi come fuoristrada, gondole oppure traghetti;
  • Shopping: comprendono principalmente la visita ai centri commerciali e agli outlet anche se non direttamente connessi all’acquisto di beni.

Nonostante questa gamma di categorie, il numero delle destinazioni non è molto ampio come ci si auspicherebbe per garantire un impatto suddiviso e condiviso in tutto il Paese.

Le iniziative

Per cercare di raggiungere questa diversificazione delle destinazioni, sono state messe in atto alcune iniziative come, ad esempio, Bandiere arancioni, fondata nel 1998 tra il Touring Club Italiano e l’Assessorato al Turismo della Regione Liguria, con l’obiettivo di stimolare, coinvolgere e promuovere area interne. Nel 2001 la Consulta del Turismo dell’ANCI ha promosso i “Borghi più belli d’Italia”. Questa iniziativa mirava a migliorare il grande patrimonio della storia, l’arte, la cultura, l’ambiente e le tradizioni di piccoli centri italiani che sono spesso tralasciati dai turisti e dai visitatori. L’idea di stilare un elenco di luoghi ricercati e certificati  è stata ben accolta, anche se ancora non ha completamente sortito gli effetti desiderati.

Come organizzare il futuro

Certamente nel prossimo futuro occorrerà porre l’accento sempre più su un turismo sostenibile che garantisca, al tempo stesso, la visita dell’Italia nella sua bellezza specifica e spesso poco nota.

Per questo si dovrebbe ripartire con una comunicazione sociale verso tutti, facendo uno sforzo anche terminologico e di luoghi comuni.