I quattro pilastri della sostenibilità
Molto spesso, il termine sostenibilità è usato in maniera ampia per indicare programmi, iniziative e azioni mirate alla preservazione di una risorsa in particolare. In realtà, si riferisce a quattro aree distinte: umana, sociale, economica e ambientale che sono conosciute come i quattro pilastri della sostenibilità. Andiamo adesso ad analizzare questi pilastri, pilastri di cui ci occuperemo anche distintamente, andando ad intervistare professionisti ed imprenditori di vari settori.
Sostenibilità umana
La sostenibilità umana mira a mantenere e migliorare il capitale umano nelle società. Gli investimenti nei sistemi sanitari e nei sistemi d’istruzione, gli accessi ai servizi, la nutrizione, la conoscenza e le abilità sono tutti aspetti che appartengono a questo alla sostenibilità umana. Le risorse naturali e gli spazi disponibili sono limitati e vi è necessità di bilanciare la crescita continua con i miglioramenti alla salute, e con l’obiettivo di migliorare il benessere economico per tutti.
Nel contesto degli affari, un’organizzazione si valuterà come membro della società e promuoverà i valori degli affari che rispettano il capitale umano. La sostenibilità umana si focalizza sull’importanza di chiunque sia direttamente o indirettamente coinvolto nella creazione di prodotti, o nella fornitura di servizi oppure agli stakeholders più ampi (Il capitale umano dell’organizzazione – Benn et al., 2014). Le comunità globali potrebbero essere positivamente oppure negativamente affetti da attività commerciali, oppure impattati dai metodi utilizzati per estrarre le materie prime. La sostenibilità umana abbraccia lo sviluppo di abilità e della capacità umana di supportare le funzioni e la sostenibilità dell’organizzazione e di promuovere il benessere delle comunità e della società.
Sostenibilità Sociale
La sostenibilità sociale mira a preservare il capitale sociale investendo e creando servizi che costituiscono l’inquadramento della nostra società. Il concetto si riferisce ad un’ampia veduta del mondo in relazione alle comunità, alle culture e alla globalizzazione. L’obiettivo è quello di preservare le future generazioni e di prendere atto che ciò che facciamo può avere un impatto sugli altri e sul mondo intero. La sostenibilità sociale si focalizza sul mantenere e migliorare la qualità sociale con concetti come la coesione, la reciprocità e l’onestà, oltre all’importanza delle relazioni tra le persone. Essa può essere incoraggiata e supportata dalle Leggi e dalla regolamentazione, dall’informazione e da idee condivise di uguaglianza e diritti. La sostenibilità sociale incorpora l’idea di sviluppo sostenibile come definite dalle Nazioni Unite negli obiettivi di sviluppo sostenibile (c.d. SDGs). Il principio di sviluppo sostenibile si riferisce al miglioramento sociale ed economico che protegge l’ambiente e supporta l’uguaglianza, e quindi l’economia e la società e il sistema ecologico che sono interdipendenti (Diesendorf, 2000).
Sostenibilità economica
La sostenibilità economica mira a mantenere il capitale intatto. Se la sostenibilità sociale si focalizza su migliorare l’uguaglianza sociale, la sostenibilità economica mira a migliorare la qualità della vita. Nel contesto commerciale, esso si riferisce all’uso efficace dei beni per mantenere il profitto nel tempo. Come dichiarato dal Governo del Regno Unito (Rapporto Annuale 2000, Gennaio 2001):
“Mantenere livelli alti e stabili di crescita economica è uno degli obiettivi principali dello sviluppo sostenibile. Abbandonare la crescita economica non è un’opzione. Tuttavia, lo sviluppo sostenibile è più di crescita economica soltanto. Oltre alla quantità di crescita, la qualità della crescita è importante.“
I critici di questo modello sostengono che una grande mancanza nelle pratiche moderne di contabilità riguarda il fatto di non includere il costo del danno alla Terra nei prezzi di mercato (Hawking, 2010). Un approccio più recente all’economia ammette un’integrazione limitata dei componenti ecologici e sociali in questo modello. La nuova economia include il capitale naturale (sistemi ecologici) e il capitale sociale (le relazioni tra le persone) e sfida il mantra del capitale che sostiene che la crescita continua è buona e che di più è meglio, se questo rischia di causare danni al sistema ecologico e umano. (Benn et al., 2014).
Sostenibilità ambientale
La sostenibilità ambientale mira a migliorare il benessere umano attraverso la protezione del capitale naturale (esempio terra, aria, acqua, minerali ecc.). Le iniziative e i programmi vengono definiti sostenibili dal punto di vista ambientale quando assicurano che i bisogni della popolazione sono soddisfatti senza il rischio di compromettere le necessita delle generazioni future. La sostenibilità ambientale, come descritta da Dunphy, Benveniste, Griffiths e Sutton (2000) pone l’accento su come gli affari possono raggiungere risultati economici positivi senza fare alcun danno, nel breve e nel lungo termine, all’ambiente. Secondo Dunphy et al. (2000) un’azienda ambientalmente sostenibile cerca l’integrazione dei pilastri, e per raggiungere questo obiettivo ognuno deve essere trattato in maniera eguale.
Il principio dei quattro pilastri della sostenibilità afferma che per la sostenibilità completa, i problemi devono essere risolti in relazione a tutte quattro pilastri della sostenibilità e poi devono essere mantenuti.
Riteniamo che un approccio integrato possa generare nuove attività commerciali sostenibili in tutti i sensi, salvaguardando il futuro del Pianeta Terra, Pianeta Mare.
(liberamente tratto e riadattato dalla redazione da studi della RMIT University)