L’importanza della transizione ecologica in Italia

L’importanza della transizione ecologica in Italia

“La transizione ecologica ha un’importanza esistenziale per noi come individui e per noi come Italia”. Nessun dubbio per il presidente del consiglio Mario Draghi. Nel corso del suo intervento all’evento Lavoro ed Energia per una transizione sostenibile, che vede coinvolti sindacati e Confindustria la sua affermazione ben chiara. Possiamo quindi auspicarci che l’Italia faccia i passi necessari per una transizione ragionata e necessaria.

Le dichiarazioni del Premier

Secondo il Presidente Draghi, dobbiamo essere “aperti a tutto, immaginare che quel che è oggi impossibile diventi possibile domani: il panorama delle innovazioni mondiali che vanno a compimento in ogni momento nel mondo è straordinaria, non ci sono confini alle nostre capacità di affrontare questa sfida che è esistenziale, però dobbiamo continuare a lavorare insieme”.

E ancora dichiara che la transizione ecologica “richiederà trasformazioni radicali, nelle tecnologie, nelle abitudini di consumo, e per aver successo dovrà essere sostenibile anche dal punto di vista sociale ed economico” e lo Stato “avrà un ruolo centrale nella gestione di questi cambiamenti, facendo in modo che i rischi si trasformino in crescita”. Ha anche ricordato l’importanza di un evento così partecipato: “Questa occasione, di per sé per il modo in cui è stata strutturata, è molto importante, un esempio da seguire. Una collaborazione tra tutte le parti che sono toccate da un evento. È molto importante che per sfide essenziali per l’Italia e il futuro tutti trovino il modo di andare d’accordo”.

Il ruolo dell’Unione Europea

Il premier si è anche rivolto all’Unione europea proprio per dare l’input ad una visione più globale. “L’Europa vuole guidare la transizione verde, ma non può affrontarla da sola perché è responsabile di appena l’8% delle emissioni globali – la metà degli Stati Uniti e circa un quarto della Cina”. “La velocità con cui i Paesi raggiungeranno la neutralità climatica – ha proseguito – non sarà la stessa per tutti. Deve tenere conto del contesto industriale e dello stadio di sviluppo. È però importante che il punto di partenza sia lo stesso – e che sia oggi”. Draghi ha ricordato l’importanza per tutti i Paesi di tener fede agli impegni presi durante il G20 e la Cop26: “Per essere efficace, la lotta al cambiamento climatico ha bisogno del contributo di tutti”, ha dichiarato.

Andare oltre gli slogan

Ci permettiamo di cogliere al balzo le dichiarazioni assolutamente giuste e propositive del nostro Premier. Ricordiamo, inoltre, che una sostenibilità complessiva potrà̀ affermarsi solo se riuscirà a dare risposte prima economiche, poi sociali e infine ambientali. E perché ciò avvenga occorre un percorso pragmatico, costruito sulla base di fatti e misurazione d’impatti, non sugli slogan o rincorrendo trend. Spesso sembra che il vero e profondo concetto è raramente centrato. Attività̀ marginali di scarso interesse pubblico non bastano per accreditarsi come sostenibili. Un primo passo fondamentale per diffondere la cultura della sostenibilità è quello di semplificare le narrazioni con cui le imprese si manifestano sostenibili.


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