Impianto per la cattura di CO2 dall’aria: il caso Islanda

14. Settembre 2021 Ambiente, Economia 0
Impianto per la cattura di CO2 dall’aria: il caso Islanda

Il più grande impianto al mondo per la cattura di CO2 è stato avviato in Islanda. Si chiama “Orca” ed è un sistema in grado di catturare l’anidride carbonica e iniettarla nel sottosuolo, a mille metri di profondità, per poi trasformarla in roccia. Una tecnologia innovativa che però ha ancora costi proibitivi

I dettagli

L’impianto islandese è stato acceso e così anche una speranza in più per il futuro. Il gigantesco sistema di cattura e stoccaggio della CO2 è il più grande impianto al mondo di questo tipo. Chiamato “Orca” in riferimento alla parola islandese che significa “energia”, è un progetto costato tra i 10 e i 15 milioni di dollari di investimento. Lo stesso è in grado di assorbire dall’aria 4mila tonnellate di CO2 e trasformarla in roccia, più o meno l’equivalente delle emissioni annuali di oltre 800 auto.

È stato progettato dalla società svizzera Climeworks AG in collaborazione con l’islandese Carbfix e ha come obiettivo lo sviluppo di un innovativo sistema di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica, una nuova tecnologia che – seppur costosa e per diversi aspetti ancora in fase di sviluppo – promette un impulso positivo nella lotta alla crisi climatica.

Gli obiettivi

Grazie a una serie di ventilatori viene aspirata dall’aria l’anidride carbonica in un grande collettore dotato di materiali filtranti, una volta riempito di CO2 il collettore viene chiuso e si aumenta la temperatura per far sì che l’anidride carbonica venga rilasciata, dopodiché viene miscelata con l’acqua e poi iniettata a mille metri di profondità nella roccia basaltica del sottosuolo dove viene mineralizzata. Nel tempo si trasformerà in pietra. Secondo gli ideatori di questa tecnologia, un tale sistema potrà diventare uno strumento importante nella battaglia contro la crisi climatica, ma i critici sostengono che sia ancora proibitiva come costi e tempi di costruzione per poter funzionare su larga scala.

Il futuro

Al momento i costi sono ancora alti per l’intero processo: tra i 600 e gli 800 dollari per tonnellata di anidride carbonica. Tuttavia, l’obiettivo è scendere prima a circa 300 dollari per tonnellata entro il 2030 e poi a un valore fra i 100 e i 150 dollari per iniziare ad essere efficiente, competitivo e vantaggioso. Allo stesso tempo non è detto che in altri paesi un sistema del genere sia facilmente sviluppabile. Infatti, l’Islanda offre la giusta geologia sotterranea per facilitare questo processo e la piccola nazione ha ampie riserve di energia geotermica da sfruttare.

Attualmente al mondo esistono circa 15 impianti di cattura diretta dell’aria che catturano più di 9.000 tonnellate di CO2 all’anno. Secondo l’IEA, e diverse tecnologie basate su differenti sistemi sono in funzione o fase sviluppo. Per rimuovere i gas serra si va da tecnologie basate sulla riforestazione, l’idrogeno, la creazione di zone paludose, la fertilizzazione degli oceani con ossidi di ferro per avere più plancton, lo sviluppo di alghe e diversi processi biologici.

In molti casi tecniche con alti costi e criticità che, proprio come Orca, hanno bisogno di incentivi e sostegno nel tentativo di diventare più economiche e su larga scala per poter giocare davvero una battaglia decisiva nella guerra al surriscaldamento che abbiamo creato.


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