Dare sostanza al New Green Deal
Come affrontare i prossimi anni
Una delle politiche messe in atto dall’Unione Europea per incentivare la crescita economica, vista la recessione causata dalla pandemia da COVID-19, è quella di spingere in avanti il New Green Deal europeo di cui ci siamo già occupati, descrivendone i principi fondamentali relativi alle misure per la protezione dell’ambiente e per combattere il cambiamento climatico.
Obiettivi e scetticismo.
L’ambizione è quella di ottenere almeno 1 trilione di euro di investimenti nei prossimi 10 anni utilizzando fondi pubblici e privati, incluso un quarto del budget dell’Unione Europea. Il Green Deal Europeo lascia comunque ancora dei dubbi relativamente a come sarà effettivamente, e come riuscirà a far correre l’economia in tutti i paesi coinvolti. Questo scetticismo è presente soprattutto in alcuni paesi come la Turchia e la Russia. Mentre dall’altra parte di questa spettro ci sono la Germania e la Francia che credono molto nella crescita economica a basso livello di carbonio. Nel mezzo ci sono gli altri paesi la cui trasformazione in green potremmo dire si trovi a metà strada. Uno dei dubbi che affrontano i singoli paesi è come bilanciare il loro bisogno di generare crescita economica seguendo gli obblighi previsti dall’Accordo di Parigi, che non pare sia essere molto semplice secondo alcuni. Il principio di base è quello di allontanarsi dai carburanti fossili andando verso basso uso di carbonio con l’obiettivo di generare nuova occupazione per compensare i posti di lavoro persi a causa del coronavirus.
I consumatori dovranno modificare i loro comportamenti
Una parte significative della strategia si fonda su due elementi – i sussidi governativi e la volontà di cambiare i comportamenti. Uno di questi senza l’altro non funzionerà. Non possiamo aspettare che i consumatori cambino il loro comportamento almeno che non vengano incentivati con benefici economici. Al tempo stesso, i sussidi governativi sarebbe soldi sprecati qualora non ci fosse un cambiamento significativo nel comportamento dei consumatori. In termini concreti, occorre che via siano ulteriori investimenti per la produzione di energia rinnovabile. I costi per generare energia solare e eolica sono diminuiti sensibilmente, rendendoli ancora meno costosi della generazione di energia con carburanti fossili. In numerosi Paesi in via di sviluppo, i pannelli solari potrebbero modificare le vite di milioni di persone che non hanno accesso alla corrente elettrica. Ciò significherebbe anche fornire lavoro e risparmio per le famiglie, con la riduzione della spesa per le bollette elettriche.
Ristoro della Natura e veicoli sostenibili
Un’altra iniziativa importante è quella delRistoro della Natura. In altri termini, piantare e coltivare alberi e proteggere i paesaggi naturali è uno dei due modi per affrontare il cambiamento climatico. Occorre, però, andare oltre. Dovremmo cessare di espropriare terreni agricoli per la costruzione di nuovi edifici. L’agricoltura necessita una nuova linfa vitale, e la protezione dell’ambiente attraverso lo sviluppo rurale e un altro modo per generare occupazione. Una terza iniziativa degna di menzione, sono i veicoli elettrici. Ci sono vari modi per supportare queste iniziative, come fornire le stazioni di ricarica gratis e dare sussidi per l’acquisto di questo tipo di veicolo. Tuttavia, i Governi dovrebbero intervenire, assicurandosi che i benefici economici non finiscano nelle mani dei produttori ma nelle tasche dei consumatori. Ci sono, in ogni caso, alter iniziative possibili, di cui abbiamo parlato e di cui parleremo.
Certamente, seguiremo con interesse tutte le proposte le possibilità, tenendovi aggiornati sugli sviluppi della green economy in cui crediamo molto.