Criteri per la valutazione dell’implementazione delle Autostrade del Mare
Alcuni dei criteri possibili per verificare che uno scalo sia idoneo
Nei giorni scorsi abbiamo parlato nuovamente dell’importanza delle Autostrade del Mare per la salvaguardia dell’ambiente, ma anche per l’efficienza del sistema dei trasporti.
Non vi sono dubbi che la “modalità mare” possa essere utilizzata per alleggerire le strade e le autostrade dell’Italia. Ma quali possono essere i migliori scali su cui investire per l’implementazione delle Autostrade del Mare? Grazie ad alcuni ricercatori, possiamo parlarvi del sistema dei multi-criteri più nel dettaglio.
Come vengono suddivisi i multi-criteri
Uno dei criteri rilevanti è quello del gruppo infrastrutturale in quanto indica chiaramente l’affidabilità dello scalo per la gestione del traffico. In tal senso va considerato: la connessione diretta con la rete ferroviaria; la connessione diretta con il sistema autostradale; la sicurezza della rete ferroviaria; la sicurezza della rete stradale; la manutenzione della rete ferroviaria; la manutenzione della rete stradale; la capacità della rete ferroviaria; la capacità della rete stradale; la condizione e la capacità delle infrastrutture terminali per i Tir; la condizione e la capacità delle infrastrutture terminali per i veicoli e le attrezzature mobili; la capienza di parcheggio (dentro e intorno ai porti); l’esistenza di un sistema operativo terminalistico; l’esistenza di attrezzature adeguate per la manipolazione dei contenitori e dei rimorchi; fondali portuali sufficienti; le priorità dei servizi marittimi regolari; l’efficenza dei servizi tecnico-nautici.
Un altro gruppo di criteri riguarda l’interazione con le diverse modalità di trasporto che consiste nei seguenti criteri: numero dei servizi di cabotaggio; numero di rappresentanti permanenti delle compagnie armatoriali; numero di treni-blocco; numero di operatori ferroviari presenti; attrattività dei servizi portuali per i TIR; esistenza di un Port Community System; priorità dei servizi delle AdM. Considerato che le interazioni avvengono nell’area portuale, il singolo porto diventa una connessione importante per la competitività del sistema delle AdM.
Vi è, infine, un gruppo di criteri riguardante il settore amministrativo e politico che pertiene a: il marketing delle AdM; il supporto informatico a disposizione; l’identificazione dei colli di bottiglia; la sistematica gestione della qualità del servizio; la complessità dell’organizzazione e delle operazioni; il vantaggio di un aumento di capacità; le decisioni prese a livello politico.
Da questi criteri si giunge ai modelli portuali più adatti per la valorizzazione delle autostrade del mare. Successivamente, si riesce a decidere quanto sia utile e importante incoraggiare l’implementazione di questa tipologia di traffico. Si procede quindi al confronto con i benefici per la sostenibilità e l’ambiente.
Perché rafforzare il viaggio in mare
Il porti marittimi sono i principali nodi di trasporto che uniscono il mare alla terra e sono essenziale quale supporto delle attività economiche nelle aree circostanti. Per tale motivo la sostenibilità deve essere considerata un requisito di base in tutte le attività portuali. (Deloitte, “Study on global trends to 2030: Impact on Ports Industry”).
I porti marittimi sono, inoltre, localizzati in posizioni uniche, lungo la catena dei trasporti che consente loro di fornire incentivi agli stakeholder nei loro sforzi di migliorare la sostenibilità del settore. Infine, le attività sostenibili sono inevitabili per i porti, considerato che i loro clienti necessitano di avvalersi di iniziative verdi nelle loro supply chain.
Con la pianificazione e programmazione adatta, la gestione sostenibile è raggiungibile bilanciando interessi sociali, economici e ambientali. E anche in questo caso, abbiamo l’acronimo SEA come il mare, un mare che ci dà vita, lavoro e speranza, e che ispira la nascita e l’attività di SeaforChange.