Il risultato delle elezioni negli Stati Uniti e i possibili effetti positivi sul riscaldamento globale
L’ambiente ritorna nell’agenda dell’economia più importante al mondo.
L’elezione del democratico Joe Biden quale Presidente degli Stati Uniti potrebbe ridurre il riscaldamento globale di circa 0,1°C, portando gli obiettivi dell’Accordo di Parigi più vicini, secondo un’analisi dettagliata che è stata pubblicata dal The Guardian. E per tutti noi, questo significa molto essendo la saluta del Pianeta e la biodiversità il perno per il futuro.
Le politiche di Biden
Tra le politiche del neo-eletto, c’è anche quello di raggiungere zero emissioni di carbonio entro il 2050. Infatti, si prevede un investimento massiccio nel recupero di un’economia verde, che ridurrà le emissioni di biossido di carbonio nei prossimi 30 anni. Secondo il Climate Action Tracker questa riduzione di emissioni basta per evitare l’aumento delle temperature di circa 0,1°C.
Tuttavia, Biden dovrà affrontare un’opposizione rigida a molte delle sue proposte, da parte del partito Repubblicano sia Nazionale che quello degli Stati, e il suo margine di manovra sarà limitato dal basso numero di rappresentanti democratici nel Senato. Qualora ci fossero contenziosi legali sulle proposte, le decisioni finali dipenderanno dalla Corte Suprema, nota per essere molto conservatrice.
L’egemonia statunitense
Gli Stati Uniti sono la più grande economia del mondo e anche il secondo paese più grande per l’emissione di gas serra. L’amministrazione Trump ha riportato indietro le misure che aveva preso Barack Obama per ridurre i gas serra, rigettando l’Accordo di Parigi sul cambiamento climatico che obbliga le nazioni a mantenere il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2°C, con l’intento di limitare l’aumento delle temperature a 1,5°C.
Questa posizione di Trump ha isolato gli Usa tra le principali economie mondiali. Nelle ultime settimane, a grande sorpresa, anche il Presidente della Repubblica cinese Xi Jinping, ha dichiarato di voler raggiungere emissioni zero per il 2060, con un abbassamento notevole già per il 2030. Sempre secondo il Climate Action Tracker ciò basterebbe per ridurre l’aumento delle temperature di circa 0,2°C/0,3°C. In questo rinnovato contesto possiamo ben sperare in un cambiamento di linea politica a favore della sostenibilità. Nel frattempo, tuttavia, spetta anche a noi cambiare qualche abitudine.