Ikea lancia il “Black Friday Green” e punta sull’economia circolare
Ricomprare i mobili usati per dare loro una seconda vita. Così IKEA ha lanciato un proprio Black Friday alternativo e sostenibile per aiutare l’ambiente con la speciale campagna Buy Back. Coloro che restituiscono un mobile usato hanno la possibilità di ricevere un buono per il prossimo acquisto.
Dare ai mobili una seconda vita
Il colosso svedese dei mobili low cost annuncia la campagna #GreenFriday che, in occasione del Black Friday, inviterà i clienti a rivendere i propri mobili Ikea usati che Ikea rigenererà per nuovi acquirenti. L’operazione è parte del percorso intrapreso dall’azienda per diventare un business che favorisce l’economia circolare entro il 2030, nel rispetto dell’ambiente. In questo senso Ikea è sempre stata all’avanguardia nel promuovere stili di vita più semplici e accessibili.
“La crisi climatica ci impone di ripensare radicalmente le nostre abitudini di consumo” ha dichiarato Pia Heidenmark Cook, Chief Sustainability Officer del Gruppo Ikea. “Essere circolari è un’ottima opportunità di business e, al tempo stesso, una responsabilità”.
Un’economia circolare a regime si può raggiungere solo attraverso gli investimenti e la collaborazione con i clienti, le altre imprese, le comunità locali e i governi, in modo da azzerare i rifiuti e innescare un ciclo di riparazione, riutilizzo, riadattamento e riciclaggio.
L’obiettivo per Ikea è avere un modello sostenibile in tutti i sensi
Il colosso ha anche appena lanciato un maxi piano di assunzioni per laureati e diplomati, puntando a un modello di economia circolare e la trasformazione delle attività retail è una tappa di questo percorso.
Questa campagna aiuterà Ikea a raggiungere l’obiettivo di diventare un business circolare e di avere un impatto positivo sul clima entro il 2030. Un termine, questo del 2030, importante per tutti e di cui SeaChange ha parlato in dettaglio. Per Ikea rappresenta il termine entro il quale tutti i prodotti saranno realizzati con materiali rinnovabili o riciclati.
L’azienda ha anche sottoscritto le finalità della Exponential Climate Action Roadmap, che delinea la trasformazione economica globale necessaria per rispettare gli impegni dell’Accordo di Parigi entro il 2030. Quindi, dimezzare le emissioni di gas serra in termini assoluti entro il 2030.
Avere un impatto positivo sul clima significa ridurre le emissioni di gas serra di una quota superiore a quella prodotta dalla catena del valore di Ikea. Per tale motivo, il brand eliminerà le emissioni di gas serra in linea con le prescrizioni dell’Accordo di Parigi; adotterà metodi per lo stoccaggio del carbonio attraverso il terreno, le piante e i prodotti; ridurrà l’impronta climatica di una percentuale superiore a quella della sua intera catena di valore; infine collaborerà con altri interlocutori per contenere l’aumento della temperatura globale al di sotto di 1,5°C.
Come funziona l’iniziativa
La campagna Buy Back di Ikea per l’ambiente, in questo Black Friday alternativo, prenderà il via in Italia dal 27 novembre al 6 dicembre in tutti i 21 store sul territorio nazionale.
Attualmente il 45% delle emissioni totali di CO2 nel mondo deriva dal modo in cui vengono realizzati e utilizzati i prodotti d’uso quotidiano, come i mobili. Favorendo la vendita e l’acquisto di mobili di seconda mano possiamo limitare il loro impatto sull’ambiente, allungandone il ciclo di vita.
I mobili che non sono più necessari all’interno di una casa possono rivivere in un’altra abitazione, con un vantaggio per chi li rivende e chi li acquista. Il Black Friday alternativo di IKEA vuole alimentare questo circolo virtuoso, in favore di un consumo sempre più consapevole e sostenibile, sia per il pianeta che per il portafoglio dei consumatori.
I clienti che desiderano vendere i propri mobili Ikea usati potranno consultare la pagina del sito dedicata, verificare le condizioni del servizio di riacquisto ed effettuare una pre-valutazione del prodotto, prima di recarsi in negozio per la valutazione finale e la consegna.
Un esempio che possono seguire anche altre multinazionali
Inutile dirvi che Seachange si aspetta che questa sia soltanto la prima iniziativa tra tante altre che possono essere messe in atto dalle numerose aziende che producono diversi beni. Ci auspichiamo che Ikea sia soltanto un primo passo verso il riutilizzo di gran parte dei beni presenti nelle case e che costituiscono fonte d’inquinamento per il nostra Pianeta, un Pianeta da salvaguardare per le future generazioni.